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Rébecca Dautremer raccontata da Sarah Genovese

PARLIAMO DI:

l'illustratrice Rébecca Dautremer
Nelle librerie è appena uscita la sua ultima incantevole fatica, Il piccolo teatro di Rebecca. E l’edizione 2012 del Lucca Comics l’ha omaggiata con una mostra tutta per lei. Sarah Genovese, responsabile dell’evento, ci racconta Rébecca Dautremer.
 
Cominciamo dal principio: chi è Rébecca Dautremer?
Rébecca Dautremer è una delle più importanti ed apprezzate illustratrici per ragazzi contemporanee. Nota al grande pubblico per Principesse dimenticate o sconosciute (Rizzoli), è molto amata, non solo dal pubblico dei giovani lettori, ma anche da quello degli illustratori di professione, che la riconoscono come uno dei principali artisti della scena internazionale. Appassionata di disegno sin da piccola, ha studiato Arti Decorative a Parigi e pubblicato il suo primo albo illustrato per ragazzi nel 1996. Conosciuta ed amata in tutto il mondo per il suo stile inconfondibile e raffinato, è tra gli artisti scelti dallo stilista Kenzo per creare la linea grafica di alcuni profumi del suo marchio ed è stata direttrice artistica del film d’animazione Nat e il segreto di Eleonora per il quale ha ricevuto una menzione speciale al Festival Internazionale del Cinema d’Animazione di Annecy nel 2010. Ad ottobre di quest’anno ha pubblicato il suo primo libro illustrato tratto da un testo per adulti: Soie (Seta) di Alessando Baricco per l’editore Tishina e sta lavorando ad un nuovo progetto di cortometraggio animato con il marito e all’illustrazione della Bibbia riscritta da Philippe Lechermeier.
 
Per quale motivo e con quali fini si è deciso di dedicare proprio a lei una mostra e uno spazio speciali in questa edizione del Lucca Comics?
Avere la possibilità di realizzare una mostra dedicata alle opere della Dautremer era un mio grande desiderio, fin dalla prime edizione di Lucca Comics & Games alla quale ho collaborato in qualità di coordinatore del settore Junior, ormai 7 anni fa. Negli anni passati abbiamo avuto l’onore di ospitare altri grandissimi dell’illustrazione italiana ed internazionale, tra cui Emanuele Luzzati, Paolo D’Altan, Olga e Andrej Dugin, Gianni De Conno e Carll Cneut e riuscire a portare a Lucca Rébecca Dautremer quest’anno è stato, prima di tutto per me, un gran regalo.
 
I capolavori di Rébecca sono tanti. Come avete curato la scelta di cosa e quanto esporre?
La scelta si inserisce in un percorso che speriamo possa continuare a stupire ed interessare il pubblico, portandolo a scoprire o a guardare più da vicino l’opera degli artisti eccezionali e diversissimi che popolano il mondo dell’editoria illustrata per ragazzi (e non solo). Il nostro Festival ha ormai più di 40 anni ed è tra gli appuntamenti internazionali più importanti dedicati al mondo del fumetto e della comunicazione per immagini in genere. Il settore dedicato all’illustrazione e all’editoria per l’infanzia della manifestazione è cresciuto molto negli ultimi anni ed il mio principale obiettivo, oltre a quello di realizzare ogni anno una mostra che possa colpire e piacere agli appassionati, è quello di far conoscere il mondo dell’editoria illustrata, che nel nostro paese fatica a trovare un posto al di fuori delle fiere di settore, al numerosissimo pubblico che ci visita (quest’anno più di 180.00 persone si sono ritrovate a Lucca nei quattro giorni di Festival). Il nome di Rébecca Dautremer è conosciutissimo tra gli addetti ai lavori, gli illustratori e i bambini e genitori più attenti, ma per chi non frequenta librerie specializzate o le fiere del libro per ragazzi, può forse non dire molto. Una mostra dedicata ai suoi raffinatissimi lavori, all’interno del complesso espositivo è stata una scommessa, sicuramente vinta. Gli appassionati ed i piccoli e grandi fan della Dautremer hanno trovato ciò che cercavano, in una mostra ricca ed articolata, mentre tutti gli altri visitatori hanno scoperto una piccola parte del mondo meraviglioso che si cela all’interno dei libri illustrati per bambini e ragazzi. La mostra è stata realizzata in collaborazione con la Galerie Jeanne Robillard di Parigi che cura la gestione di tutta la produzione di Rébecca Dautremer, sia per quanto riguarda la vendita delle tavole originali, che la realizzazione di mostre in giro per il mondo. La selezione delle tavole per questa mostra è stata pensata direttamente da Rébecca Dautremer insieme alla galleria francese. Il nostro apporto in qualità di curatori è stato quello di scegliere il taglio del percorso espositivo, ovvero, la decisione di riproporre in modo cronologico le tavole appartenenti ai diversi libri, in modo da dare un’idea dell’evoluzione artistica e della maturazione dell’artista; la scelta del tema di contorno, ovvero l’allestimento “teatrale” della sala, realizzando un vero e proprio sipario intorno alla parete principale in cui erano esposte le tavole ed un piccolo teatro in legno intorno allo schermo sul quale era proiettato un video realizzato nell’atelier di Rébecca, in modo da fare un richiamo concreto al teatro, al palcoscenico e alla scena teatrale in generale, che spesso ricorre nelle illustrazioni della Dautremer. Abbiamo, quindi, curato l’allestimento vero e proprio, aggiungendo elementi, scegliendo le strutture espositive, i colori di sfondo, realizzando ingrandimenti e riproduzioni dei alcune tavole, facendo richiami ai vari libri che erano esposti in mostra per la consultazione da parte dei bambini e di tutti i visitatori, sia in lingua originale che nell’edizione italiana, dove esistente. Abbiamo curato le traduzioni del video e delle interessantissime annotazioni che Rébecca aveva fatto su ogni tavola. Tutti questi elementi hanno fatto sì che la mostra di Lucca sia stata una mostra diversa da qualsiasi altra che potrebbe essere realizzata con le stesse tavole in altri festival o in altre location e speriamo davvero di essere riusciti ad avvicinarci al mondo delicato dei suoi personaggi con il giusto tocco e il giusto occhio che serviva per creare una cornice di elementi e colori che lasciassero spazio ai bellissimi originali.
 
Proprio in questi giorni è uscito nelle librerie italiane Il piccolo teatro di Rebecca… ce ne parli un po’?
Il Piccolo teatro è un vero capolavoro di cartotecnica, oltre che uno splendido oggetto d’arte, a mio parere. È un omaggio che la Dautremer ha voluto fare a se stessa, al suo pubblico e ai suoi personaggi,racchiudendoli tutti in un unico libro e facendoli dialogare tra loro. Le pagine si costruiscono man mano che si sfoglia il libro, attraverso sfondi paralleli che si sovrappongono a formare scenari ricchi di personaggi e di dettagli, segno distintivo anche dei suoi libri più “tradizionali”. Pagina dopo pagina si snodano nuove storie, si aprono sipari e si incontrano personaggi che, non legati ad una trama scritta, possono diventare i protagonisti di avventure inaspettate e sempre diverse, che il lettore può divertirsi ad inventare e riscrivere a piacimento. Lo trovo un libro bellissimo, non convenzionale e prezioso e sono felice che sia uscito anche nell’edizione italiana. Abbiamo davvero un gran bisogno di libri così e spero che i nostri editori prendano sempre più coraggio per proporre più spesso al grande pubblico titoli di questa qualità.