Recensione a più voci

Contromano

Coline Pierré, Contromano, EDT Giralangolo
Età di lettura consigliata: dai 13 anni

TRAMA

Victor e Yazel non potrebbero essere più diversi. Lui, 21 anni, è un ladro perché obbligato dalla sua famiglia, anche se è la cosa che odia più al mondo. Lei, 12 anni, è un’orfana sorda che vive con la ricca zia in un ambiente di disprezzo reciproco. Le loro vite non si sarebbero mai incontrate se non per il colpo di Victor al Maniero. Yazel però vede questo incontro come un’occasione per scappare dalla sua vita e andare nel luogo dove i suoi genitori si sono incontrati: le rive di un lago in Bulgaria. Inizia così un viaggio on the road attraverso l’Europa e soprattutto una nuova amicizia.

L’OPINIONE CRITICA
di Alice Bigli

Gran parte di questo romanzo è occupata dal viaggio dei due protagonisti eppure in queste pagine c’è tantissimo perché questo non sia “solo” un romanzo di formazione on the road.
La caratterizzazione dei personaggi, la relazione del tutto insolita tra loro, l’efficacia dei dialoghi sono punti di indiscutibile forza che fanno sì che il lettore mantenga impressioni vive della storia molto a lungo.
Yazel, inoltre è (finalmente!) un personaggio la cui diversità è raccontata in modo non stereotipato. Al contrario la ragazzina ha una così forte consapevolezza della propria identità e del pregiudizio altrui che offre vere e proprie “lezioni” a Victor. Con lui, impara anche il lettore, il suo punto di vista si modifica, si fa davvero nuovo e più inclusivo. Tutto senza che mai l’approccio didattico prevalga sulla trama.
Un romanzo su cui non ho bisogno di misura e sfumature: mi ha conquistata totalmente.

 

L’OPINIONE DEI LETTORI E DELLE LETTRICI
di Anna, 16 anni
maglietta bianca del festival Mare di Libri

In questo romanzo dovrebbe essere difficile immedesimarsi in uno dei personaggi, a causa delle loro particolari vite, ma bastano pochi capitoli per sentirsi Yazel o Victor. Il loro rapporto, nonostante le circostanze estreme, è una delle rappresentazioni migliori dell’amore Philos, cioè l’amore familiare. Victor alterna il ruolo di padre o fratello maggiore in base a cosa serve a Yazel, senza esagerare, imparando a vivere con la sua sordità. L’aggiunta di questa peculiarità della ragazzina è talmente ben inserita che invece di sentirti dispiaciuto per lei, lo sei più per Victor e il suo approccio iniziale un po’ goffo. Durante il viaggio in macchina, imparano a conoscersi e fidarsi uno dell’altro, con tutti i “mi dispiace” di Victor e le battute sagaci di Yazel, mentre l’Europa sfila nello sfondo. Il passato di entrambi è difficile, in certi punti ancora una ferita aperta e dolorosa, ma sarà il loro aiuto reciproco a curarlo e permettere un futuro migliore.

 

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COLLEGAMENTI MULTIMEDIALI PER CONTINUARE A RIFLETTERE SULLA STORIA TRA MUSICA, FILM E ALTRO ANCORA:

Guarda – CODA, film di Sian Heder, USA, 2021
Guarda – Hawkeye, serie della Marvel Studios, USA, 2021
Ascolta – The Passenger di Iggy Pop
Ascolta – Non, je ne regrette rien di Edith Piaf

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