Dal libro al film

150 anni di prestigio di Georges Méliès

No, non stiamo parlando per l’ennesima volta dell’Unità d’Italia.
Siamo invece in Francia, nella Parigi di un secolo e mezzo fa, dove nasceva uno dei più eclettici registi ed illusionisti di tutti i tempi: Georges Méliès.
Nato prestigiatore, si innamora presto della Decima Musa dopo un breve ed entusiasta incontro con l’invenzione dei Fratelli Lumière, affermandosi come rivoluzionario innovatore: dal primo montaggio della storia all’elaborazione degli odierni “effetti speciali”, Méliès rivoluzionò profondamente il linguaggio del Cinema, con una serie di tecniche al tempo inedite, concepite come un insieme lunare per attuare metamorfosi e paradossi al limite della magia.

Il movimento Surrealista gli dedicò la prima retrospettiva cinematografica della storia; nel 2007 il suo divertito sovvertire ogni legge fisica per mezzo della cinepresa fu ricordato da Brian Selznick, che ne narrò le giocosità e il genio nel libro per ragazzi La straordinaria invenzione di Hugo Cabret.
E tra qualche mese, a febbraio, proprio ispirandosi al piccolo Cabret, l’orfano parigino frutto della mente di Selznick, Martin Scorsese ricorderà ancora una volta gli struggimenti di un bambino che vuole sapersi prestigiatore, e le “fantasmagorie” sbalordite di Méliès, un maestro del cinema che ha ancora tanto da raccontare.

 

Per saperne di più sull’autore del libro puoi leggere una breve biografia qui.

Hugo Cabret, Martin Scorzese, USA, 2011
Età di visione consigliata: dagli 11 anni

Brian Selznick, La straordinaria invenzione di Hugo Cabret, Mondadori
Età di lettura consigliata: dagli 11 anni