Dal libro al film

Hunger Games

Film più visto d’America, evento cinematografico dell’anno, spietata metafora dell’oggi: Hunger Games, tratto dall’omonimo romanzo dell’autrice americana Suzanne Collins, ha catturato i cuori di mezzo mondo. E ora arriva in Italia.
Uscito nelle sale del nostro paese il primo di maggio 2012, questo film non ha deluso gli amanti della trilogia, conquistando anche i consensi di chi il romanzo non lo conosceva.

Un rito d’iniziazione all’ultimo sangue, un percorso di formazione e sopravvivenza, un reality show ben più crudele e brutale di quelli cui le nostre televisioni ci abituano: questo è lo spunto “piccolo” ma originale che ha reso Hunger Games un successo sia cartaceo sia cinematografico.
Katniss Everdeen è una sedicenne alle prese con una famiglia da mantenere ed una sorellina, molto diversa da lei, che di anni ne ha solo dodici. Katniss caccia e tira con l’arco, sa sopravvivere egregiamente all’interno dei boschi per cui bazzica. E quando il nome della sorellina viene ben scandito nel “Giorno della Mietitura” perché partecipi agli annuali e terribili Hunger Games, Katniss si fa avanti ed urla tre tremende parole: “Mi offro volontaria”.
Da quel momento, tutto è giocato sul sottile filo che separa vita e morte, il filo della dura sopravvivenza in un’arena pubblica, dove tutto è sotto gli occhi di un’avida Panem, città teatro dei crudeli giochi in un Nordamerica distopico. I dodici distretti stanno a guardare e Katniss ha promesso di vincere. Forse, però, l’amore è l’unica cosa che può salvarla, sebbene non ci sia spazio per esso in arena… Fedele fin nei più piccoli dettagli alla versione cartacea, la trasposizione cinematografia si immerge nella crudeltà di Panem, non risparmiando le scene più crude e violente: essenziali nel libro per comprenderne il “respiro”, sono rese in maniera puntuale ed impeccabile dall’abile mano del regista Gary Ross. La bravura dei giovani interpreti nell’impersonare i ruoli a loro assegnati dà ancor più credito all’intero film, che ammalia ed incatena il pubblico alle sue logiche, dove un reality show è una pericolosa trappola di morte per adolescenti, non più mentale ma fisica. Ben costruito, ben girato, caldamente consigliato a coloro che hanno amato il romanzo e a quanti ancora non hanno avuto modo di scoprire Panem.
A tutti buon cinema, “Felici Hunger Games e che la buona sorte sia sempre a vostro favore.

Hunger Games, Gary Ross, USA, 2012
Visione consigliata: dai 15 anni

Suzanne Collins, Hunger Games, Mondadori
Età di lettura consigliata: dai 15 anni