A due anni dall’uscita del primo capitolo debutta il finale epico della trilogia dedicata a Lo Hobbit: La battaglia delle cinque armate.
La trama del capitolo conclusivo della saga si concentra sui giorni decisivi dell’avventura intrapresa nei film precedenti dalla compagnia di 13 nani, accompagnati dal protagonista Bilbo Baggins, uno Hobbit, e dallo stregone Gandalf, a partire da una rocambolesca fuga da una città in fiamme per finire con la battaglia che da il nome al film.
La pellicola si discosta molto dal libro, persino più delle precedenti, dando molto spazio a momenti hollywoodiani (soprattutto nelle scene di combattimento) assenti nell’opera originale, ma riesce a rendere molto bene lo spessore dei personaggi mantenendoli fedeli alla tradizione. Persino le aggiunte originali (Legolas e l’elfa Tauriel) risultano plausibili e ben curate, e non sfigurano nei confronti del cast puramente Tolkeniano. Unica pecca evidente sono alcune scene tediose ed eccessivamente lunghe, la cui unica motivazione è quella di allungare il film; a volte questi tagli si introducono in momenti di grande adrenalina e tensione, spezzando un po’ il ritmo della pellicola. Gli ottimi effetti speciali e i costumi contribuiscono a rendere le scene giustamente evocative (soprattutto la fortezza nanica risulta davvero notevole) e il sapiente uso della computer grafica rende possibili scene macroscopiche e particolarmente concitate. Un film nel complesso molto buono che farà storcere un po’ il naso ai sostenitori della fedeltà totale al libro, ma che riesce a rendere pienamente i temi dell’opera originale, aggiungendo un pizzico di spettacolarità necessaria per una produzione di tale genere e portata.
Peter Jackson, Lo Hobbit: La battaglia delle cinque armate, USA, 2014
Età di visione consigliata: dai 13 anni
J.R.R. Tolkien, Lo hobbit, Bompiani
Età di lettura consigliata: dai 13 anni