New York, fine anni Quaranta.
Il secolo si è ormai arreso a curvare verso la sua seconda metà, ma non così la sua gioventù, che non piega il capo e non si inchina se non alla strada per il selvaggio West, per la giungla del Sud, per qualunque altro bruciante punto cardinale.
Scritto in tre livide settimane di caffè notturni e pagine dattiloscritte, con un solo rotolo di carta come creta a imprimervi per sempre la vita di quegli anni, Sulla strada racconta un viaggio coast to coast e di una storia senza contorni netti, un sogno febbrile e quasi sconclusionato con l’asfalto e la notte come uniche costanti.
Epitome di una generazione, manifesto della vita “beat”, ma anche titolo quasi profetico. Da sempre, infatti, l’opera di Kerouac ha diviso critica e lettori, schierati ai due lati di un’ipotetica “strada”, al bivio tra chi lo ha amato e chi, pur non discutendone l’importanza storica, ne è uscito deluso.
Questo ottobre, a più di cinquant’anni dalla sua pubblicazione, Sulla strada è passato dalla carta alla pellicola, con Walter Salles alla regia e un cast che mischia sapientemente attori di fama consolidata e giovani emergenti dotati di grande talento.Il film per molti versi riesce a essere davvero fedele alle pagine di Kerouac. Stessi i personaggi, disillusi e folli, che la società ha lasciato ai margini e che la strada è pronta ad accogliere imparziale, tra un autostop, una trasgressione e un assolo di saxtenore. Stessa quella ricerca di alienazione e quel mistico ritorno alle proprie radici, alla terra, a una vita che non abbia altre regole se non quella di essere la più autentica e la più umana possibile. Stesso quel Dean Moriarty sfrenato e illogico, cresciuto tra prigione, biblioteche e biliardo, con un Proust consunto e la vita vera per guida.
E ai titoli di coda del film, un’insoddisfazione, un prurito, il dubbio se sia stato colto quel “qualcosa” la cui ricerca ossessiona Dean nel libro stesso.
On the road, Walter Salles, USA, 2012
Età di visione consigliata: dai 15 anni
Jack Kerouac, Sulla strada, Mondadori
Età di lettura consigliata: dai 15 anni