Recensione a più voci

L'opposto

Mauro Scarpa, L’opposto, ReadredRoad
Età di lettura consigliata: da 11 anni

TRAMA
Inizio anni ’90. Francesco è una giovane promessa della pallavolo e sogna di poter arrivare ai più alti livelli del suo sport, come il suo idolo Andrea Zorzi, che si è appena laureato campione del mondo con la nazionale.
Passa le sue giornate a chiacchierare e bere birra nella piazza del paese con Antonio, a cui confida tutto, o quasi. Anche al suo migliore amico e compagno sul campo Francesco prova a nascondere l’enorme conflitto interiore che lo attanaglia: è omosessuale, e nonostante l’OMS abbia appena cancellato l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali, in molti la percepiscono ancora come tale; per questo motivo Francesco fatica ad accettarsi, a definire una propria identità.
Sarà grazie allo sport, all’amicizia e all’amore che Francesco inizierà un percorso di crescita che lo porterà ad imparare ad amarsi e a recuperare il suo posto nel mondo.
 

L’OPINIONE CRITICA
di Luca Villa

Su un campo da pallavolo l’opposto occupa la posizione agli antipodi di quella del palleggiatore. Il suo ruolo e’ definito partendo da ciò che non è. Questo non crea problemi sul rettangolo di gioco, Francesco è pienamente consapevole del suo ruolo e della sua posizione; sa benissimo cosa deve fare: schiacciare forte e non pensare.
Nella vita di tutti i giorni non è invece in grado di costruire la propria identità con ciò che non gli appartiene, e il risultato è quello di un disorientamento che porta al panico e alla depressione.
Mauro Scarpa riesce fin da subito a farci entrare in empatia con Francesco, il quale quasi sembra voglia nascondere sé stesso, mostrarsi “opposto”, anche allo stesso lettore; solo dopo aver scoperto l’amore per Giulio Francesco si apre al nostro sguardo esterno, senza più maschere, senza vergogna.
Nel corso della lettura emerge la grande passione dell’autore per la pallavolo, la quale non viene relegata a semplice cornice per la trama. I capitoli si susseguono veloci, come azioni all’interno di una partita, e, come ogni azione, devono concludersi con un punto. A volte è Francesco a mettere la palla a terra, ad acquistare consapevolezza di sé, a scrollarsi il mondo da dosso; altre volte non riesce a superare i muri del pregiudizio e la palla torna indietro nel suo campo.
La sensazione è che questa partita non si chiuda all’ultima pagina; l’autore ci suggerisce che imparare ad amarsi è solo il primo passo, che non è sufficiente abbattere le discriminazioni formali per eliminare il pregiudizio: c’è ancora tanto da scrivere, c’è già molto da leggere. Cominciate da questo libro.

 

L’OPINIONE DEI LETTORI E DELLE LETTRICI
di Irene
maglietta bianca del festival Mare di Libri

Anche se mi allontano di un paio di generazioni dalla sua, mi sono ritrovata nei pensieri di Francesco, ho ascoltato i miei stessi dubbi, le mie stesse paure, attraverso un campo che almeno una volta tutti abbiamo solcato, quello da pallavolo.

Siamo negli anni ‘90, anni di adolescenti pieni di incertezze e dubbi, ma anche di sogni, esattamente come noi giovani di oggi, alla ricerca del nostro posto nel mondo.
Attraverso lo sport si parla di accettazione verso sé stessi, prima ancora che degli altri, si insegna ad accettare quei sogni che ci sembrano inutili, lontani, forse anche stupidi e ad accettare di amare anche a costo di andare contro corrente.
I capitoli estremamente brevi, da uno o due pagine, lo rendono un libro scorrevole e breve.
Consigliato a tutti coloro che vogliono sapere perché le persone fanno sport e a chi già lo sa.

 

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Fiore Manni, Come le cicale, Rizzoli

 

COLLEGAMENTI MULTIMEDIALI PER CONTINUARE A RIFLETTERE SULLA STORIA TRA MUSICA, FILM E ALTRO ANCORA:
Ascolta – Andrea, Fabrizio De Andrè, 1978
Ascolta – Les Boys, Dire Straits, 1980
Ascolta – True Colors, Cindy Lauper, 1986

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