Salvatore Vitellino, Un anno da Nabbo, Giunti
Età di lettura consigliata: dagli 11 anni
Un anno da Nabbo di Salvatore Vitellino catapulta il lettore nella vita di Tomà, un ragazzino di dieci anni che vive con la madre e la nonna. A scuola non trova bene all’interno del gruppo classe, deriso perché non ha i mezzi più all’avanguardia per giocare ai videogiochi data la connessione scarsa. Per lui le cose cambieranno, quando dopo averla vista per la prima volta ad una festa, rincontra a scuola Elena, che riuscirà a diventare sua amica e rimanere affascinata dal mondo di Fortenite, non per l’obbiettivo del gioco, bensì per i colori, la grafica ed i nomi particolari dei luoghi dove si svolgono le partite.
Dopo che il suo migliore amico lo aveva abbandonato per legare con un altro ragazzino, Elena rappresenta un vero e proprio cambiamento, infatti sia la madre che la nonna di Tomà se ne accorgeranno.
L’OPINIONE CRITICA
di Bianca Agostini
Tomà ci racconta il suo ultimo anno di scuola elementare, il primo ‘finale’ di ogni bambino. Vediamo ancora una volta come neanche il mondo dell’infanzia sia scevro da cattiverie e prepotenze, ma anche come questo sia più fluido e lo spazio per il riscatto sia ancora ampio.
Questo libro mi ha dato la possibilità di rivedere immagini che ormai avevano contorni sfocati sotto una luce diversa e più consapevole. Ciò che Tomà cerca di fare per tutto il racconto è proprio prendere consapevolezza della propria crescita per accettarla.
L’OPINIONE DEI LETTORI E DELLE LETTRICI
di Sara, 13 anni
maglietta blu del festival Mare di Libri
Questo libro lo consiglio a tutti, sia a chi subisce comportamenti di esclusione, sia a chi esclude. In maniera tale da attivare un’empatia e una coscienza, che facciano comprendere come ci si sente veramente quando si subiscono certi comportamenti e quanto le parole possano ferire più dei gesti, quanto graffino veramente dentro una persona, dentro un essere umano, che chiede di essere considerato tale, ma che si ritrova vittima di costanti giudizi.
È un libro leggero, ma pieno di significato, che tratta tematiche estremamente importanti e delicate, soprattutto per soggetti della nostra età o anche più piccoli. Parla di un mondo dove le amicizie ti fanno tornare a galla e uscire dalla bolla di solitudine che ci si autoinfligge come punizione per il credersi sbagliati.
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